Le “cotisse azzurre” corrispondono ai torrenti Cervo e Stono, che da sempre segnano il confine a est e a ovest del territorio tollegnese.
Il telaio connota l’attività prevalente del paese, con la sua capacità produttiva, riferitasi alle manifatture situate alla Filatura.
Non si ha notizia dell’esatto periodo di fondazione di Tollegno. I documenti sono nulli ma sembra che dai primi eventi si possa parlare del 962 quando il 30 settembre, Ottone I concede Tollegno al Vescovo di Vercelli Aimone di Challant. E’ il primo documento che cita il nostro paese.
Sicuramente la parte più antica di Tollegno nacque come villaggio ai piedi delle pendici della intera collina del Ciarei, dove ancora oggi le strade sono strette e le case addossate l’una all’altra. Si aprono le strade verso Pralungo (via Oberdan), ma l’agglomerato abitato fino all’800 resterà compreso entro un perimetro abbastanza ristretto, che dal mulino arrivava fino all’attuale Oratorio. Esistevano (ed esistono tutt’ora) poi frazioni isolate o cascine sparse, al Ciarei, al Ronco Tonone, alle Bazzerre, al Mortuzzo.
La parte relativa alla “Filatura” è interamente edificata nel ‘900, grazie al grande sviluppo industriale della fabbrica di pannilana.
Anni 1075-1100
costruzione del campanile della chiesa antica di San Germano, ancora esistente; il nucleo della chiesa risulta ancor più antico.
Anno 1401
si costruisce la roggia molinaria, che ancora oggi corre lungo la strada per Miagliano fino alla Curavecchia, per poi discendere alla Filatura. Si erige anche l’edificio del mulino, che sarà attivo fino agli anni ’80 del ‘900.
Anni 1500-1550
viene costruito l’Oratorio di San Defendente, che nell’800 diventerà (adeguatamente ampliato) l’attuale chiesa parrocchiale.
Anno 1524
viene costruito l’Oratorio di San Rocco, originariamente dedicato ai Santi Fabiano, Rocco e Sebastiano, protettori dalla peste.
Anni 1791/1794
il geometra Bussetti disegna la mappa catastale del territorio.
Anno 1799
si abbandona la chiesa antica e si trasferisce il titolo di Parrocchiale all’attuale chiesa, che lascia il santo titolare fino a quel momento, Defendente, per diventare San Germano d’Auxerre.
Anno 1867
Quintino Sella e il fratello Venanzio impiantano una filatura di lana (la “Maurizio Sella”) sulle sponde del Cervo, alle pendici del declivio sormontato dalla chiesa antica. E’ l’inizio della svolta dell’economia tollegnese. Dopichè nell‘Anno 1900 il tutto vene rlevato dalla Filatura di Tollegno e, negli anni seguenti, fino al 1925 circa, viene costruito anche il villaggio operaio, pensato per dare alloggio e servizi ai numerosi operai che venivano da fuori Tollegno. Nell‘Anno 1946 la Filatura di Tollegno ingloba anche il lanificio Rosazza Agostinetti e Ferrua nato nell'Anno 1862
Anno 1902
si abbandona il cimitero intorno alla Curavecchia e si inaugura il nuovo cimitero, alla periferia del paese.
Anno 1929
28 ottobre: viene inaugurato l’attuale palazzo del municipio, dove prima esisteva il forno della Confraternita di San Defendente.
Non vi sono notizie certe prima del 1200, sicuramente l’economia di Tollegno si basava su: allevamento, poca agricoltura e gran sfruttamento del legname e dei prodotti dei boschi .
Si coltivava e si lavorava la canapa (fino a tutto l’800), erano numerosi i maceratoi, chiamati “gorghi”.
Ancora fino alla metà dell’Ottocento a Tollegno si coltivavano, soprattutto su terrazzamenti artificiali, segale, alcuni tipi di legumi, viti, castagne e si produceva fieno. Di norma ogni famiglia possedeva anche una mucca.
Solo con l’insediamento dell’industria, e quindi a partire dalla II metà dell’800, Tollegno lega la sua storia a quella dell’ambito tessile laniero. Ad inizio novecento (1911) parecchi erano gli addetti alla produzione di pannilani e flanelle presso la ditta Rosazza Agostinetti e Ferrua, e presso la Filatura. Nel 1925 gli operai della Filatura erano saliti a 1700, e successivamente nel 1946 con la fusione al lanificio, salirono ad oltre 2000.
Nella seconda metà degli anni ’60 Tollegno con la sua industria offre lavoro alla popolazione locale e a quella dei paesi circostanti.
Dal punto di vista demografico, i dati sono imprecisi per i secoli più lontani. Alla fine del XIV secolo si contavano circa 300 persone sino ad arrvare nel 1980 a 3179. Negli ultimi anni sino ad oggi il calo, dovuto anche alla crisi dell’industria tessile, ha portato il numero a 2500.
Municipio. Lo stabile dell’attuale municipio venne inaugurato il 28 ottobre 1929. L’opera doveva essere tassativamente consegnata per quella data tanto cara al regime. Anticamente il “Palazzo del Littorio” era stato il forno del della Confraternita di San Defendente.
Alpe affittà. Tra i pochi alpeggi di proprietà comunale sulle pendici del Monte Cucco c’è l’alpe Affittà, che venne affittata dal Comune di Biella e poi acquistata.
La “Ficià” indicava all’origine una porzione della falda del Cucco destinata al pascolo per lo scarso bestiame tollegnese che veniva monticato comunitariamente. Il terreno della “Ficià” é così esteso da consentire la costruzione di ben 2 alpeggi denominati semplicemente “Ficià di sopra” e “Ficià di sotto”.
Lavatoi . Tollegno è una terra ricca di acque. Nella parte montana del paese, lungo le pendici del Cucco, conta ben 13 sorgenti, che alimentano l’acquedotto comunale. In paese inoltre sono numerosi i pozzi, sia pubblici che privati, ancora oggi esistenti, e i lavatoi comunali tanto da inserirli nello stemma comunale.
Roggia mulinaria. Fu realizzata nel 1401 dal Duca Amedeo VIII di Savoia, che accettò la supplica dei Tollegnesi che volevano dotare il paese di un mulino comunale.
Si derivò quindi l’acqua a monte, in territorio miaglianese, e la si condusse con una roggia fino al mulino (oggi abitazione privata, spogliata della ruota esterna), in uso fino agli anni ’80 del Novecento. La roggia è ancora oggi in più punti esistente esattamente nel suo percorso quattrocentesco
Biblioteca. I locali che ospitano oggi la Biblioteca comunale e l’associazione Spazio 0-100, sono di proprietà comunale e furono un tempo la sede di una cooperativa di consumo, la “Cooperativa Cavour”, attiva in Tollegno per quasi un secolo. La scelta del sito non fu casuale visto che il fabbricato, oltre a trovarsi nel centro del paese, disponeva anche di un forno al piano interrato, attivo già da molti secoli.
Fu anche sede, dal dopoguerra in poi, della Società operaia, nata nel 1872 e scioltasi negli anni '70 del Novecento.
Curavecchia. Si tratta della vecchia chiesa parrocchiale del paese, dedicata al santo francese Germano d’Auxerre. Di origine altomedievale, oggi ancora conserva in ottimo stato il bel campanile romanico risalente all’ultimo quarto dell’XI secolo;
Fu parrocchiale anche della comunità di Pralungo fino al 1564.
A fine Cinquecento si intrapresero i grandi lavori di ristrutturazione, che insieme a interventi minori risalenti alla seconda metà del Seicento diedero alla chiesa l’aspetto attuale.
Al di sotto dello scialbo biancastro affiorano tracce di affreschi di ogni epoca.
Alla fine del XVIII secolo la notevole distanza dall’abitato tollegnese convinse i parrocchiano ad edificare, sul preesistente oratorio di San Defendente, una nuova chiesa, più grande e centrale, relegando a cimiteriale l’antica San Germano. Così essa rimase fino ai primi del ‘900, quando anche il cimitero fu trasferito in sito più adeguato.
Divenuto un immobile privo di finalità ed un onere di non poco conto per la parrocchia di Tollegno, venne venduta all’industria laniera del paese nel 1953 e a questa rimase fino al 1986, anno di acquisto da parte del Doc.Bi, Centro Studi Biellesi.
Nel corso degli ultimi vent’anni sono stati intrapresi vari interventi puntuali di restauro, mirati a salvaguardare in primis la solidità della struttura, pesantemente compromessa dopo il crollo della copertura nel 1978. Anche attualmente la chiesa risulta oggetto di restauri e su prenotazione si può visitare.
Don Mattia VITALE BERTETTI, maestro di scuola elementare, viceparroco, cappellano della Confraternita di San Defendente e uomo dalle grandi e riconosciute qualità artistico-creative. Un maestro che con la sua grande volontà riusci in quel periodo storico ad insegnare a tutti i 1000 abitanti facendo in modo che non ci fosse nemmeno un'analfabeta.
Gaspare SERRA (n. 1675).
Abile scultore in legno.
Giuseppe GIUSEPPE (1821-1891).
Capitano d’artiglieria, prode veterano delle guerre d’indipendenza; pluridecorato al valor militare.
Per gli amanti della lettura, l’amministrazione comunale nel 2011, nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con un libro ha scelto di lasciare un ricordo a tutte le famiglie tollegnesi per sottolineare il valore della commemorazione di questo evento storico.
È un libro che racconta Tollegno, la sua gente e il suo vivere quotidiano, il giorno dopo l'Unità d’Italia.
Tra le magie del dire usate per comunicare il passato, quello del “viaggio nel tempo” è un vecchio trucco. Facciamo insieme questo gioco di prestigio in chiave tollegnese.
Nel titolo si trova il “programma” della gita. Con un bel balzo all’indietro eccoci nel 1861. In Comune ne potete trovare ancora delle copie che vi sarano donate.
BUONA LETTURA
A Tollegno sono attive molte assocazioni che durante l’anno organizzano numerose manifestazioni di vario genere per rendere la vivibiltà del paese più allegra. Dal Carnevale della Pro Loco, ancora uno de più sentiti e partecipati del Biellese, dalle passeggiate sul terriotrio, dalla festa patronale di S.Germano con l‘Oratorio, alle gare alpine, a Tollegnogioca, alla sportva Lana Boschi Lavatoi, alla musicale S.Cecilia, a quelle ludiche, a quelle culturali presso Spazio 0-100 a quelle letterarie della Biblioteca comunale, a quelle sociali dell’Agorà. Inoltre tutte le assocazioni insieme all‘amministrazione comunale organizzano ed offrono alla popolazione il concerto di Natale.
Come si nota……..gli intrattenimenti a Tollegno non mancano.
Da citare il Gruppo comunale di Protezione civile molto attivo che, oltre alla prevenzione sul territorio svolta tutto l'anno, è quasi sempre presente alle manifestazioni.
Sono presenti tre ristoranti con ambiente famigliare che possono dare un piacevole senso alla giornata e/o serata e dei BeB molto accoglienti .
Numerosi sono i bar ed esercizi commerciali presenti nelle varie zone del paese
Chiesa parrochiale di S. Germano, la chiesetta di S. Rocco oltre alla già citata Curavecchia oltre alla Cappelletta di Via Piave, la Cappelletta di via Mazzini e la Cappella del Villaggio Filatura
• Campo di Calcio in erba con docce e spogliatoi al Villaggio FIlatura
• Campetto polifunzionale al parco giochi in Piazza Alpini
• Bocciodromo regolamentare con n. 8 campi al coperto e n.4 all'aperto in via XX^settembre
• Palestra e palestrina comunale con adeguamenti tecnici, di sicurezza e normativi effettuati di recente
L’Amministrazione comunale ringraziando gli organizzatori per aver riproposto tale evento, è lieta di far parte dei Comuni interessati al passaggio di questa importante manifestazione automobilistica che vuole presentare il Biellese, naturalmente incrociando le dita pensando ad un ottima riuscita di questo avvenimento, si auspica che tutto proceda entro i dovuti canoni della sicurezza