Muzzano sorge incastonato nel verde di un poggio a levante delle colline che circondano Biella. La posizione collinare e decentrata dal capoluogo di provincia, la tranquillità, l’aria salubre e il contatto diretto con la natura, hanno da sempre reso Muzzano luogo ideale in cui risiedere o in cui venire a “villeggiare”, come dimostrano le ville e le abitazioni signorili celate dai loro grandi parchi, e che sembrano voler attorniare la piazza al centro del paese con i loro silenzi e i loro colori. Nella parte bassa del paese, nei cantoni Margone e Cortiglie, viuzze e vicoli celano, dietro i muri di cinta, curati giardini dai quali spuntano di tanto in tanto fiori e rami disubbidienti, sfuggiti alla cura di proprietari e giardinieri.
Merita una visita la Chiesa Parrocchiale, che si trova sulla piazza principale del paese e venne costruita nel XVII secolo sulle rovine di una medievale. Il campanile, realizzato già nel 1115-1125 dai mastri comancini, conserva nella parte bassa resti romani, chiaramente identificabili con le classiche pietre disposte a lisca di pesce. Sulla stessa piazza si affaccia anche la Confraternita del Rosario risalente alla meta del 1600, con il suo bel altare barocco. Nella parte bassa dell’abitato sorge la Chiesetta di Margone risalente a fine ‘600 e dedicata alla presentazione al tempio. Poco distante dalla piazza parrocchiale troviamo la Casa Salesiana Don Bosco, dove persone di ogni età possono trovare riposo nelle accoglienti camere, percorrere la via crucis che si addentra nel bosco fino ad arrivare a strapiombo sul torrente Elvo, oppure passeggiare nel grande parco attorniati da sequoie, larici e ninfee. Per l'estate 2018 è prevista l'apertura di una nuova cellula ecomuseale presso la sede del municipio di Muzzano: "Paesaggio, persone, devozione: un patrimonio di cultura materiale e immateriale". Qui, partendo dalla riscoperta dell'ingegner militare Antonio Bertola (1647-1719), ci si potrà addentrare in un periodo storico, il ‘600, in cui il Piemonte va assumendo i caratteri attuali e dove si assiste all’erezione dei Sacri Monti e alla diffusione capillare delle Confraternite. L’attenzione alla sua figura, al paesaggio, ai sentieri, la conoscenza delle tecniche costruttive tradizionali e la connessione ad un ricco sistema si storici percorsi devozionali (Processione Confraternita, Processione al Santuario di Graglia), sono contributi fondamentali per comprendere il territorio della Valle Elvo. La piazza parrocchiale di Muzzano diventa così luogo ideale di partenza per passeggiate ed escursioni a piedi o in bicicletta verso la confraternita di Graglia e la chiesetta della Madonna della Neve di Campra; oppure per le più impegnative salite al Borgo Montano di Bagneri, al Santuario di Graglia o al Colle di San Carlo. Si possono raggiungere i paesi limitrofi attraverso le strade antiche per Sordevolo e Occhieppo, oppure camminare tra i prati bassi del paese per arrivare a Camburzano. Infine per i più temerari è possibile percorrere la Ferrata Orizzontale dell'Infernone sul Torrente Elvo.
Le origine storiche di Muzzano inizierebbero con le guerre tra i romani contro le tribù dei Salassi (stanziati da Aosta ad Ivrea) e dei Vittimuli celto-liguri, insediatesi nella Bessa per estrarre l’oro. Infatti secondo alcuni studiosi il termine Muzzano deriverebbe da mutt, termine celto-ligure che significa tondeggiante. Per altri deriverebbe invece, dopo l’occupazione romana, da un nome gentilizio romano, mucius, da cui Mucianum, Mutianum, Muxano, Mussano,ed infine Muzzano.
Sorto in una zona montuosa e povera, il piccolo villaggio di Muzzano compare nei documenti d’archivio dalla fine del X secolo in poi. Le sue terre passarono nell’arco dei secoli di casato in casato in segno di riconoscimento da parte dei vescovi di Vercelli o dal casato dei Savoia, basti ricordare gli Avogadro, i Dal Pozzo, i Gromo e gli Arborio. Alla storia dei passaggi dei terreni per motivazioni dinastiche e belliche và poi aggiunta la storia dei molti margari, allevatori, boscaioli e muratori che da sempre faticarono nei prati e nei boschi di Muzzano, e che fin dall’età moderna iniziarono a recuperare il necessario al loro sostentamento in pianura e oltralpe. I loro spostamenti perdurarono al mutare dei confini nazionali, si trattava di emigranti stagioni che si recavano nei cantieri della capitale sabauda, nel Dipartimento del Sesia in epoca Napoleonica, in Francia e Svizzera a cavallo di ‘800 e ‘900, per svolgere la loro stagione lavorativa. Tornavano a casa in autunno inoltrato con i loro guadagni. Dopo la Prima Guerra Mondiale in molti iniziarono ad abbandonare le vie dell’emigrazione per trovare impiego nei reparti delle tante manifattura tessili biellesi.
Tra i suoi personaggi illustri ricordiamo: il notaio Jacopo da Mutiano, che nel 1160 sancì il documento per la costruzione di Biella Piazzo. Paolo da Mutiano che ebbe l’incarico di confermare su documenti i denari chiesti in prestanza al comune di Biella per il pagamento delle spese sostenute dai novaresi nella crociata contro Fra Dolcino. L’avvocato ed ingegnere militare Antonio Bertola (Muzzano 1647 – 1719) che lavorò per la realizzazione di forti e opere difensive durante l’assedio a Torino del 1706, e nei lavori di ripristino del forte a Exilles per arrestare le avanzate francesi. Fu il primo architetto civile a Torino dove lavorò in alcune chiese: l’altare e l’urna nella cappella della Sindone e della Chiesa del Crocefisso. Raffaele Calliano che nel 1804 avendo presentato al Viceré d’Italia un disegno a matita rappresentante la battaglia di Marengo ottenne un aiuto per recarsi a Roma per perfezionare gli studi. L’anno successivo vinse il primo premio dell’Accademia di San Luca nell’annuale concorso di pittura. Il suo cartone, L’Adultera, si conserva tutt’ora nelle sale dell’Accademia di Roma. Chiamato in seguito da Gioacchino Murat, Re di Napoli, nel 1815 terminò di dipingere il salone del trono (Trionfo d’Achille sul corpo di Ettore) nel palazzo reale a Caserta. Entrato a corte si trasferì a Madrid dove morì. Celestino Gastaldetti, Titolare della cattedra di storia del diritto a Torino nel 1815 e parlamentare subalpino. Partecipò alla revisione del Codice Civile Albertino e alla Compilazione del Codice del Commercio.
Le associazioni del paese di Muzzano sono solite organizzare numerose manifestazioni devozionali, gastronomiche o ludiche. L’Associazione Turistica Pro Loco di Muzzano inizia le festività dell’anno solare organizzando a gennaio la Festa del Margone, preparando numerose razioni di buseca (minestra con verdure e trippa) e di vianda (tradizionale minestra di riso castagne e latte). I paioli tornano a riempirsi a carnevale, questa volta di fagiolata, il tipico minestrone carnevalesco ottenuto con fagioli, grasso di maiale e cotechino.
Numerosi momenti culinari vengono organizzati anche dal Centro Incontri, che attraverso della festa della donna o dei pensionati, allietano i più anziani e gli amanti della buona cucina. Anche la piccola frazione di Bagneri vive momenti di festa grazie all’Associazione amici di Bagneri: la Festa delle Erbette durante il lunedì dell’Angelo, con la preparazione di frittate con le erbe dei prati, la Festa Patronale di San Bernardo a giugno, la Festa della Madonna del Piumin a settembre ed infine la Festa del Ringraziamento a ottobre, quando gli alpigiani si ritrovano al termine della stagione trascorsa in alpeggio. Prodotto tipico della montagna biellese è la toma prodotta negli alpeggi, la quale può permetteva di preparare il Risòt a la cagnon-a, riso con burro e formaggio, la Balota, palla di polenta rosolata nel burro con all’interno un cuore di formaggio, e Ël bagnët, un amalgama di formaggi, burro e uovo.
L’anno conclude i suoi giorni durante le festività natalizie, quando il gruppo degli Alpini di Muzzano, gemellato con il gruppo di Doues in Valle d’Aosta, prepara il vin brulè e il panettone che ogni Natale ristorano i fedeli che escono dalla chiesa parrocchiale dopo la messa di mezzanotte.
A Muzzano si può pernottare presso l'Istituto Salesiano (Istituto Salesiano, Via Ing. Bertola, 5 – 13895 Muzzano (BI) www.salesianimuzzano.org) o presso l'albergo diffuso di Villaggi d'Europa (www.villaggivallelvo.it).
E' possibile trovarvi un negozio di alimentari, un giornalaio-tabaccheria e la trattoria "I Renghi". Infine, presso il Centro Incontri di Muzzano, in ogni fine settimana dell’anno ci si può poi incontrare per magiare qualcosa, giocare a carte o passare qualche ora in buona compagnia.